Storia di una "neoDOTTORA"

Eh si, è arrivato il gran giorno, quello che attendi dal primo anno di superiori per poter dire: "Finalmente il mio studio si concretizza in un titolo" (anche se oggigiorno il tutto si traduce nella qualifica di "Dottore junior" per una laurea triennale e la cosa fa un po' ridere secondo me).

Giovedì alle ore 12.30 mi hanno proclamata "Dottora", una cerimonia veloce veloce tanto che non me ne sono praticamente resa conto, mia madre non ha avuto nemmeno il tempo di emozionarsi e versare una lacrima per la prima laureata di casa e i miei amici non sono riusciti a congratularsi perchè siamo stati investiti dalle urla della mia professoressa di Letteratura spagnola 3 che isterica ci pregava di liberare l'aula per il turno successivo di proclamazione... eh la madonna! Ma lasciatemi godere un pò il momento! Poi da lunedì torno a girare per i corridoi con la solita faccia da studentessa smarrita ed esausta ma almeno un giorno fatemi festeggiare! Non vi racconto come si sono svolti i festeggiamenti (anche perché i ricordi dalle 13.30 alle 17.30 sono abbastanza confusi)... lascio alle foto l'arduo compito!

Ma quanto siamo carini??? Il mio amore era più agitato di me...

AMICI: che simpatici burloni (me la pagherete tutti)!

Unico outfit degno di nota della giornata. Vi dirò che non mi dispiaceva nemmeno! Gli scarponcini mi piacevano e il vestito con qualche modifica secondo me può regalare nuove emozioni! :D ps: i collant erano neri, glitterati oro...la mia passione proprio!

Quando la stabilità inizia ad abbandonarti...

 Prima esperienza lavorative da neolaureata: la lavavetri! Totale profitti: 1,60 euro per 5 vetri lavati...non male!

Bene, credo che queste foto bastino a farvi capire i momenti salienti della mia laurea. L'unica cosa che non è stata documentata purtroppo è quando mi hanno obbligato a fermare le persone per strada per dargli consigli di moda e io ho urlato ad una signora con il classico Woolrich blu con cappuccio in vera pelliccia, che quest'anno, per-l'amor-del-cielo, andava di moda il color cammello... spero di non essere mai riconosciuta in giro per Verona.