Piacere Persi, questo è nonno Perduto.

Ed è finito anche Aulin, la sagra delle zucche. Il tradizionale risotto di zucca della mamma non si è ancora fatto sentire, però (devo decidere se sia un bene o un male, vi farò sapere).

Ma andiamo con ordine. Come dicevo sabato, sono andata a vedere lo spettacolo teatrale "Aspettando Godot", di Samuel Beckett, a Rovigo: non immaginavo che un'opera così sconclusionata mi potesse piacere tanto! Sarà che mi sono identificata molto con il più stupido dei due protagonisti (ti pareva), ma il messaggio che traspare l'ho trovato molto vicino al mio modo di vedere la realtà.

*segue discorso filosofico che voi farete finta io abbia fatto*

 Se ancora non l'avete visto o letto, ve lo consiglio! Ma non mi assumo responsabilità di alcun tipo (leggere come: se vi addormentate cinque minuti dopo l'inizio e avete sborsato centinaia di euro perchè avete voluto andare a vederlo alla Scala sono affaracci vostri ù.ù).

Dicevo? Halloween, si! Come al solito mi sono rintanata a casa di un'amica con qualche altro disperato e ci siamo ridotti come ogni anno ad abbuffarci di dolci, salatini e qualsiasi altra cosa fosse commestibile (il tavolino era davvero buono, complimenti al cuoco!). Nonostante non fosse una festa mondana, avendo io preferito gli amici all'invito di un certo Armani (perchè come dice mamma, con gli sconosciuti non ci devo parlare), mi sono veramente impegnata per calarmi nella parte di "bambina morta di fine ottocento". Morta strangolata, precisiamo (è preoccupante che il suggerimento per questa morte sia venuto da mio padre?). Quindi se vi stavate chiedendo se quella qui in alto fosse mia nonna alla prima comunione, no signori, sono proprio io. Si, il velo non c'entrava molto, l'ho aggiunto solo perchè era più inquietante.

Chiedo scusa per le foto, non sono venute granchè bene visto che le abbiamo fatte a casa al buio (alla festa tutti si erano dimenticati la macchina fotografica).

Sono proprio uno splendore (autoironia portami via!).

Tra l'altro, tutto il borotalco di cui mi ero cosparsa per simulare il pallore cadaverico se n'è andato dopo i primi 10 minuti di festa circa. Fortuna che in quanto a biancore naturale non mi batte quasi nessuno.

La Giaduzza non so che cavolo abbia fatto durante il suo Halloween, avendola vista più o meno 4 minuti e ventisei secondi ieri sera e avendo lei passato le restanti due ore di stamattina a disperarsi per cosa indossare alla discussione della tesi, invece di parlare con la sua unica sorella preferita. Tsk.

Non so voi, ma alle feste di Halloween a cui sono andata sono sempre accadute delle simpatiche scenette comiche, da cui anche il titolo di questo post.

*tatatatatatààààà*

Lucrezia (leggendo un racconto horror di Stephen King): "Che palle 'sto racconto, non succede nulla! E inoltre c'è sempre questa coppia idiota e nessun'altro!"

Anna (sul dormiente andante): "Ma no scusa, non c'era anche quel Percy...? L'hanno nominato prima!"

Lucrezia (ritornando indietro nel racconto): "... e dopo qualche tempo si accorsero che si erano persi."

Io: "Oh, benissimo. E nonno Perduto che fine ha fatto?"

*risata generale*

E poi divani che si spostano da soli ("Giuro che non l'ho spostato io, non mi sono neanche appoggiata!"), rumori sinistri ("Veniva da quella parte! CHI VA LA'?"), sedute spiritiche circondati da candele ("Stavi per dare fuoco al mio soggiorno, cretina!"), cose così, carine, rilassanti.

Bene bene bene, voi cos'avete combinato? Fatto amicizia con qualche zucca strana? Io ho scritto fin troppe scemenze (ma ditemi che non sono brava a dirne!), e questa mania di mettere parentesi dapper(tutto) si sta impadronen(do di) me. Vi lascio la parola, son curiosa!

Di nuovo con tanto ammmore e iperglicemia, sempre e dolciosamente vostra,

Claire