giovedì 28 febbraio 2013

Анна Каренина


Potrei riassumere questo film in una frase: Gran bollori a San Pietroburgo.


Ragazze voi non potete capire. La mia aspettativa per questo film era talmente alta che è stata addirittura superata dal film stesso. Incredibile. Ed è tutto merito della carica sessuale che il Conte Vronskj emana durante tutto il film.


(Certo che lo lascio, lascio anche il mio cane e il gatto pur di stare con te!)

Ormoni impazziti a parte, il film merita davvero per il semplice fatto che per l'ennesima volta Joe Wright riesce a trasporre il volto e l'anima di un'altra eroina romantica in quello di Keira Knightley, perfetta in un ruolo drammatico ma pieno di passione. Nella mia testa ormai tutte le protagoniste dei romanzi romantici hanno la faccia di Keira.
Nonostante le moltissime critiche che l'interpretazione dell'attrice britannica ha ricevuto, secondo me Keira è fatta per questi ruoli. Non ce la vedo proprio a sorridere felice e spensierata, la sua faccia è fatta per il melodramma. Come in questo, o questo, o questo, o questo caso (però non bisogna esagerare eh, Keira, che se ti parte la testa poi sei poco credibile). Quindi chissene se la sua interpretazione non ha ripreso tutte "le mille sfaccettature contraddittorie dell'animo della protagonista di Tolstoj", il film mi ha emozionato ed è quello che conta.

Ma il film è più dell'interpretazione della sua protagonista, è una delle storie d'amore più celebri (e lunghe) al mondo trasposta sul grande schermo in un modo originale (tipico degli adattamenti filmici di Wright), attraverso il mezzo del teatro. Si assiste perciò ad un'unità di luogo (il teatro che rappresenta le case dell'aristocrazia russa del XIX secolo e il dietro le quinte che rappresenta, invece, la strada e i suoi bassifondi) e ad una recitazione molto "scenica", tipica delle pièce teatrali e che tende, ovviamente, a sottolineare la finzione che caratterizzava la società di quel tempo.






La trama la conoscete tutti a grandi linee, anche se non avete letto il romanzo. Anna Karenina è una donna dell'aristocrazia russa, sposata con il freddo Karenin (Jude Law brutto, ma brutto) un importante funzionario governativo. Durante una trasferta a Mosca, per tentare di ricongiungere il fratello, traditore recidivo, alla moglie Dolly, Anna conosce il giovane conte Vronsky, corteggiatore di Kitty, la sorella di Dolly.
Tra i due scoppia immediatamente la passione che cresce sguardo dopo sguardo, ballo dopo ballo, fino alla resa di Anna. Ella difenderà il suo diritto di amare contro tutti a partire dal marito, il quale tenterà comunque di difenderne l'onore in società fino all'esasperazione, e contro i componenti di quell'aristocrazia che la ripudia in quanto moglie infedele.
Dal lato di Vronsky, invece, questa storia non fa che aumentare il suo fascino agli occhi delle altre donne in quanto era comune pensiero della società dell'epoca che una tappa fondamentale della formazione di un uomo dovesse essere proprio una relazione con una donna sposata.

Oltre all'impianto teatrale del film, sono frequenti i fotogrammi che rimandano a quadri celebri:
(Ma non posso svelarveli tutti, vedrete che quando li avrete davanti agli occhi sarà impossibile non notarli).

Uno degli elementi preponderanti nella trasposizione di Wright è la carica erotica che attraversa il film e che viene accomunata, almeno nella fase iniziale del rapporto proibito, a movimenti lenti e ondeggianti, simili ad una danza.









Il film riporta sul grande schermo una coppia già assodata, ovvero Keira Knightley e Matthew MacFadyen, la Elizabeth Bennet e il riservato Fitzwilliam Darcy di Orgoglio e Pregiudizio, che in questo caso diventano fratello e sorella, Anna e Stiva.


Ah dimenticavo, fa parte del cast anche Cara Delevigne, con quella grande faccia di culo da angioletto birbantello.


Per finire, ricordiamo meglio chi è questo Aaron Johnson. Innanzitutto bisogna sottolineare che il gnoccolone qui presente compie 23 anni quest'anno. Cioè ha due anni in meno di me. 

L'unico film in cui ricordavo di averlo intravisto era Albert Nobbs, ma nei panni di uno sfigatino poverello (qui sembra veramente un poppante).
Ma la cosa più scioccante di tutte è che è SPOSATO, dal 21 giugno scorso, con una donna di 23 anni più vecchia (e 23mila volte più racchia) e con la quale ha già due figli. Ci deve essere un evidente complesso edipico non risolto. MA COME SI FA? EH? Lei è orrenda e lui è un dio. Bohvabbeh, stendiamoci un velo pietoso.


3 commenti:

  1. Sono partita ridendo/sbavando, ho finito piangendo di dolore per la perdita di un adone del genere. Spero divorzino, presto. M'accollo pure i figli.
    Ciao bello ♥
    - C.

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  2. Eh bhè...eh bhè...che bel figliolo. Potrei rischiare di venir distratta dal film

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    Risposte
    1. Davvero Morgana, che controllo ormonale ha richiesto questo film! Però figacci a parte secondo me merita per altri motivi, quindi vai a vederlo al più presto!

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