martedì 8 ottobre 2013

Cinelover: the Bling Ring


In ritardo di ben 12 giorni rispetto all'uscita nelle sale italiane, eccomi qui a parlarvi di cosa ne penso di The Bling Ring (Cecilia lo faccio soprattutto per te!).
Innanzitutto vorrei sottolineare che l'ho visto al cinema in lingua originale, con sottotitoli. Questo dunque mi ha dato modo di percepire ancora meglio la recitazione dei protagonisti rispetto al doppiaggio italiano.


La mia opinione generale è che The Bling Ring mi è piaciuto, o meglio ho trovato che trasmettesse qualcosa. Nel mio caso: ANSIA. Era moltissimo tempo che non trovavo un film così ansioso, credo fosse da quando ho visto Diaz e sono uscita dalla sala con i crampi allo stomaco da quanto mi aveva scosso.
Ovvio, il film della Coppola non mi ha provocato la stessa reazione ma uno stato di ANSIA costante mi ha accompagnato per tutto il tempo.
Non erano i furti o la paura che i ragazzini fossero beccati in flagrante (anche perché avrebbe voluto dire che avevo creato una specie di empatia con i personaggi e ciò non è proprio possibile) ma un sentimento molto più complesso: la paura e insieme la consapevolezza che ragazze e ragazzi così esistono. E sono la fetta più grande degli adolescenti degli anni Dieci del 2000 (madonna che difficile). 
Magari non arrivano a svaligiare le case dei vip, ma vivono la loro adolescenza come delle star consumate, mai felici e alla costante ricerca di qualcosa da possedere, da fare o qualche luogo da frequentare per essere cool a tutti i costi.

Io ho 25 anni e mi ricordo ancora com'era averne anche solo 8 meno. E la maggior parte dei miei coetanei non viveva e non si atteggiava così. Come mi diceva un'amica che accompagna ragazzini delle superiori nei viaggi studio in Inghilterra: "Adesso vengono in spiaggia con la borsa di Michael Kors!".
I miei non sono vaneggiamenti e la prova l'ho avuta il pomeriggio prima di andare al cinema, durante il quale ero a Milano ed ho preso il tram per tornare all'appartamento di mia sorella. Il mio viaggio (nella direzione sbagliata, ma quello lo avrei scoperto solo 20 minuti dopo) è stato allietato dalla conversazione telefonica di una ragazzina che avrà avuto non più di 15 anni, intenta a chiamare una delle amichette del cuore. E fin qui tutto ok. La conversazione però verteva sui seguenti argomenti:

- "Io l'hanno prossimo vado in vacanza a Riccione, vieni? No tu non sai, quello è il posto per noi giovani". Riccione? ma che sono ancora gli anni Ottanta? E poi, minchia, è O T T O B R E, all'estate prossima mancano ancora 9 mesi.
- "Sabato faccio l'after a casa mia. C'è Tizio con la morosa, Caio ecc. Puoi venire se vuoi". 
Cos'è che fai? Fai l'AFTER a casa tua? Ma l'aftermerenda? L'aftercinema? L'aftercenadiclasse? Io non ci sono ancora mai stata in vita ad un AFTER! Ma soprattutto...chissà come saranno contenti mamma e papà!

Detto ciò, la cosa che mi preoccupa più di tutte è che un giorno mi troverò a vivere e a lavorare fianco a fianco con questi rincoglioniti che si bevono il cervello nell'età dello sviluppo, ecco. Questo è ciò che il film di Sofia Coppola ha suscitato in me.
Per quanto riguarda gli aspetti prettamente filmici, un grandeDper Emma Watson che mi ha emozionato solo mentre la ammanettavano e lei urlava "Mum, mum!". STOP. Per il resto la non era un ruolo per lei. Dai non riesce nemmeno a far finta di fumare decentemente. Emma torna a fare la ragazza per bene, su.

Pietà. Di me però.
Che naturalezza Emma.
E vai con gli squat!

Cper la colonna sonora che spacca, invece.





E concludiamo con una piccola diapositiva del matrimonio di Alexis Neiers, membro del vero Bling Ring, risalente all'aprile 2012 in Messico con il marito che ha conosciuto agli alcolisti anonimi ma che, ci tiene a precisare, è sobrio da sei anni; inoltre, ha da poco avuto una bimba. Come si dice in queste occasioni, tutto è bene quel che finisce bene. MA ANCHE NO! La tizia (interpretata da Emma Watson nel film), che fa tanto la santarellina, si è fatta a malapena sei mesi di prigione e poco prima, mentre era in attesa di giudizio, lei e la sua famiglia (madre svampita, sorella e sorellastra/amica) sono state protagoniste di un reality intitolato Pretty Wild. Lo show ha dovuto essere eliminato dopo una stagione a causa della condanna di Alexis e della piega leggermente "volgare" che il reality stava assumendo.


CHE PAURA.

6 commenti:

  1. Ahah grazie :)

    Brava, ottima recensione! E concordo sulla questione ansia, credo che sia lo stesso motivo per cui anch'io posso dire che il film non è male.

    ps Ma cioè un Reality Show anche?! Ma stanno male?! Che mondo.

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    1. Certo! Ma la cosa assurda è che è andato in onda prima che lei venisse condannata! Quindi è diventata una star prima di diventare una criminale. A L L U C I N A N T E

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  2. Ciao, nuova iscritta! Passo di corsa per dirti che la tua grafica mi piace da IMPAZZIRE! (Il film ancora mi manca, ma siccome ne parlate tutti così lo salto a piè pari!)

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    1. Ciao Mari, G R A Z I E ♡
      Comunque il film non è brutto. Io lo consiglio senza problemi, solo che non da nessun valore o sentimento positivo, quello proprio no!

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  3. Penso che tu sia una delle poche persone che ha davvero capito il senso di questo film! Sarà banale, ma ringrazio il cielo di non essere stata adolescente in un'epoca in cui il passatempo principale è insultare persone (reali) su Ask.fm e postare su Facebook la foto dell'ultima serata ubriaca.

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    1. Grazie Juliette! Mamma mia Ask.fm... non mi ci sono mai avvicinata. Aiuto!

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