lunedì 6 dicembre 2010

Stavo solo pettinando le bambole.

Chiara si autocompatisce per la morte dei suoi poveri neuroni.


Prima perdevo tempo, attività a me del tutto sconosciuta (crediamoci) e pensavo che ci sono troppe cose che vorrei fare che messe assieme non sono conciliabili con la quantità di tempo a disposizione in una vita umana. Ma mi piace pensarla così, ignorare la cosa e continuare a fantasticare (che poi tanto va a finire che come al solito lascio sciogliere i minuti e non faccio nulla di nulla).
Ogni tanto mi stupisco di quanto io riesca a convincermi di una cosa e nel frattempo essere convinta anche dell'esatto contrario di essa. Devo dire che è piacevole.
Comunque, visto che sento l'implacabile voglia di mettervi a conoscenza di questo elenco di cose che vorrei fare (più che altro perché così me le ricordo anche, potrei benissimo dimenticarmele da qui a tre minuti), beccatevi la lista, e magari datemi pure consigli sull'università, che poi non li ascolto.

  • la prima opzione è la nullafacente, la più probabile e adatta alla mia persona (diventerò la prima perditempitrice della storia, ne sono sicura);
  • la disoccupata, causa della mia prima scelta;
  • l'operatrice ecologica, perché mi piace stare a contatto con la natura (chiamiamola così) e pulire le cose, purché non siano mie;
  • la muratrice, la falegnama o l'aggiustatutto perché mi è sempre piaciuto lavorare manualmente (aggiungiamoci anche la sarta senza speranza di avere clienti);
  • passando all'ambito sportivo, mi piacerebbe proseguire nella pallavolo e diventare l'alzatrice più brava nella storia, che non segue le solite regole di posizione delle mani o spinta dei polsi (visto che non sono capace di seguirle), oppure la portiera (così divento pure una macchina) che non lascia segnare nessun goal a parte quelli che passano in mezzo alle gambe (difetti di postura da pallavolista);
  • la tennista, ma solo perché mi piacciono i completini che portano, per il resto, per quanto mi piaccia questo sport, non sono granché con una racchetta;
  • la golfista, visto che non ho mai avuto la possibilità di giocarci;
  • nell'ambito scientifico non saprei fare nulla, perché la razionalità sta a me come un paio di ciabatte sta ad un istrice, ma mi piacerebbe diventare medico, oppure lavorare per la Nasa e mandare oggetti improbabili nello spazio;
  •  la professoressa, ma solo per riscattare la categoria e fare la "ccciovane" con i miei studenti; peccato non sappia spiegarmi per nulla;
  • tutte le professioni attinenti ad un ambito artistico: la pittrice/scultrice/illustratrice, perché amo la matita, i colori, i rilievi, le linee curve e le sfumature fatte con le dita; la fotografa, perché mi illudo di fare belle foto e di poter catturare sentimenti (perlomeno è quello che voglio fare); la cantante, perché ritengo di aver raggiunto un livello medio-alto cantando sotto la doccia; la musicista, ma solo perché mi piace la musica e posseggo una chitarra (senza peraltro saperla suonare decentemente); l'attrice, perché si tratta di proiettarsi al di fuori di sé e studiare l'anima di un personaggio per poterlo interpretare al meglio; la scrittrice o la poetessa, perché vorrei tanto sapere come trasmettere tutte le infinite sfaccettature del mondo, dell'amore, dello sconforto, di qualunque cosa sia umana;
  • la psicologa, per approfondire la mia capacità di saper leggere e tradurre i comportamenti umani in stati d'animo, sentimenti e pensieri (unica abilità che io riconosca di avere davvero);
  • la viaggiatrice, parlando inglese così bene che sembri la mia lingua madre, con una sacca sulla spalla e una macchina fotografica in mano (rimanendo sempre, però, nell'ambito della disoccupazione);
  • la nipote di un riccone che mi ama così tanto da lasciarmi un'ingente eredità tale da permettermi il lavoro di cui sopra (questa è già da tagliare);
  • la logorroica (mettiamoci pure un tic qui, visto che ci son riuscita benissimo);
  • la modella, e di questo non so esattamente dirvi il perché (credo sia solo perché sono estremamente narcisista - ma mi pare di nasconderlo bene);
  • la volontaria in un qualsiasi paese bisognoso di un qualsiasi continente perché ho impulsi da crocerossina nei confronti di chiunque, e perlomeno là ne avrebbero davvero la necessità;
  • vincere alla lotteria milioni di euro e devolvere tutto a suddetti paesi senza ricorrere ad organizzazioni di sorta perché non mi fido molto, e sentire il cuore leggero;
  • dimostrare l'inutilità di istituire una qualsiasi religione che comprenda un dio superiore (una teologa al contrario, per intenderci);
  • la pilota o l'autista di mezzi pubblici perché ho scoperto che mi piace guidare;
  • la patentata, per rendere realizzabili i lavori di cui sopra.

Sono sicura che nascosti nella mia testa ce ne sono ancora centinaia. La parrucchiera e truccatrice, mi è venuto in mente adesso. E la ballerina. E la veterinaria. E la giornalista. E...

Okay, mi fermo. Devo ancora decidere se sono una persona che non sa decidere, o una fin troppo decisa. Però sono, per così dire, una "puttana del mondo" (concedetemi l'autoinsulto), sono aperta e disponibile a qualsiasi lato della vita. E' difficile da spiegare ai miei, però. Dovrei inventarmi qualcosa per dir loro che non ho intenzione di guadagnare granché, nei prossimi anni.

P.s. credo che un cimice sia stato triturato nella ventola del portatile. Che cosa carina.
claire.

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